Situato in uno dei più suggestivi scorci del borgo, risalente nell’impianto urbanistico all’epoca medievale, l’edificio sorge nell’antico pittagio (quartiere) S. Angelo, a ridosso dell’area occupata dal delizioso giardino del castello di Nardò, ora palazzo di città, dimora gentilizia dei duchi Acquaviva d’Aragona a partire dalla fine del XV secolo. L’antichità dello stabile e la continuità nel tempo dell’assetto viario originario è testimoniata tra l’altro dalla planimetria di Nardò realizzata intorno alla metà del XVII secolo dal cartografo olandese Joan Bleau ed inserita nel Theatrum Italiae del 1662, poi ripubblicata nel 1708 da Pierre Mortier. La via Padreterno, lungo la quale si trova lo stabile, deve la sua denominazione all’antichissima chiesetta della Ss.ma Trinità, ora sconsacrata e ridotta ad uso profano. La vicinanza a quello che un tempo era il circuito delle mura cittadine consente di immettersi rapidamente lungo la viabilità ordinaria e di raggiungere in breve tempo Gallipoli, Lecce, Porto Cesareo, oltre alle rinomate marine locali di Santa Caterina, Santa Maria al bagno, Porto Selvaggio, Torre Uluzzo e Sant’Isidoro, premiate con le “5 Vele” di Legambiente per la proposta di un turismo ecocompatibile.

Due sono le stanze da letto, una delle quali impreziosita dalle tradizionali volte a stella. Ogni stanza dispone di un proprio bagno, aria condizionata e televisore. La struttura inoltre è dotata di un ampio salone con un antico camino per il relax e la lettura e di una moderna e attrezzata zona cottura per chi volesse farne uso.